Cultura
Zaha Hadid, la forma sublime del mondo
Architettura Addio a Zaha Hadid, geniale e intransigente «archistar» irachena. Un successo planetario da Hong Kong a Berlino, passando per il MAXXI di Roma e l’ Evely Grace Academy di Londra
Architettura Addio a Zaha Hadid, geniale e intransigente «archistar» irachena. Un successo planetario da Hong Kong a Berlino, passando per il MAXXI di Roma e l’ Evely Grace Academy di Londra
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 1 aprile 2016
È arrivata ieri pomeriggio, totalmente inaspettata, la notizia della morte improvvisa di Zaha Hadid. Era ricoverata a Miami per una bronchite e nella mattinata è stata stroncata da un infarto. Non c’erano avvisaglie e ufficialmente Zaha godeva di buona salute. Nata a Baghdad nel 1950, aveva prima studiato matematica a Beirut e poi, dal 1972, si era trasferita a Londra per studiare all’Architectural Association, in quel momento il centro più vivace e progressivo della ricerca architettonica. Qui era entrata in contatto con due giovani molto promettenti, Rem Koolhaas ed Elia Zenghelis, che dopo la laurea del 1977 aveva raggiunto nello...