Italia
“A Genova è emergenza nazionale”
Intervista Il presidente ligure di Legambiente, Santo Grammatico: "Nella zona dove è esplosa la condotta, con i rivi in secca imbevuti di petrolio, ci vorranno anni per bonificare. Dove c'è l'acqua è più facile, grazie alle panne assorbenti. L'azienda si è scusata, ora deve rifondere tutti i danni. E passiamo presto alle fonti rinnovabili".
Gli effetti del petrolio sugli uccelli
Intervista Il presidente ligure di Legambiente, Santo Grammatico: "Nella zona dove è esplosa la condotta, con i rivi in secca imbevuti di petrolio, ci vorranno anni per bonificare. Dove c'è l'acqua è più facile, grazie alle panne assorbenti. L'azienda si è scusata, ora deve rifondere tutti i danni. E passiamo presto alle fonti rinnovabili".
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 20 aprile 2016
Riccardo ChiariGENOVA
“Ero lì fino a un paio di ore fa, poi i miasmi sono diventati troppo forti, mi faceva male la gola e mi bruciavano gli occhi. Una situazione devastante”. – Santo Grammatico, come presidente ligure di Legambiente lei ha subito dato l’allarme, segnalando che l’intero ecosistema della zona più vicina alla condotta della Iplom è stato spazzato via. “L’esplosione della condotta è avvenuta nella parte alta del rio Penego, che confluisce nel rio Fegino e poi nel torrente Polcevera, che è uno dei corsi d’acqua più importanti di Genova. Nel piccolo alveo del rio Penego, che purtroppo è in secca...