Visioni
Abel Ferrara: «Nel mio immaginario»
Berlinale 70 Incontro con il regista che ha presentato in concorso il nuovo film «Siberia: «Sono le immagini che hanno scelto me, la cosa fondamentale è che emerga la vita»
Abel Ferrara
Berlinale 70 Incontro con il regista che ha presentato in concorso il nuovo film «Siberia: «Sono le immagini che hanno scelto me, la cosa fondamentale è che emerga la vita»
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 25 febbraio 2020
Beatrice FiorentinoBERLINO
Una location, un attore, un’idea. Abel Ferrara è uno di quei rari cineasti in grado di fare del cinema anche con pochissimi elementi a disposizione. Fare del cinema ossia rimandare a un universo visivo riconoscibile, creare suggestioni, trasmettere emozioni, far emergere interrogativi, dubbi, timori ancestrali. Per sua stessa ammissione Siberia, in corsa per l’Orso d’oro alla 70.a Berlinale e di prossima distribuzione in Italia per la Nexo, è una sorta di prosecuzione del precedente Tommaso. «Due film nati quasi in parallelo – spiega il regista a Potsdamerplatz -. Anche in questo caso c’è un protagonista, Clint, interpretato ancora dall’amico e...