Europa
Accordo o no, il business migranti non si ferma
Reportage Malgrado l’intesa Ue-Ankara il flusso dalla costa turca alle isole greche torna a crescere. E gli affari sulla pelle dei profughi si moltiplicano. Parla uno dei trafficanti di Izmir: «Siamo come una grande azienda. Con barche più grandi e prezzi più alti ora faremo rotta anche sull’Italia. Ma tutto è nelle mani di Bruxelles»
Sulla costa turca presso Izmir, in attesa del "passaggio" verso le isole greche – Reuters
Reportage Malgrado l’intesa Ue-Ankara il flusso dalla costa turca alle isole greche torna a crescere. E gli affari sulla pelle dei profughi si moltiplicano. Parla uno dei trafficanti di Izmir: «Siamo come una grande azienda. Con barche più grandi e prezzi più alti ora faremo rotta anche sull’Italia. Ma tutto è nelle mani di Bruxelles»
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 1 aprile 2016
Emanuele ConfortinIZMIR/SMIRNE (Turchia)
In appena 24 ore, tra martedì e mercoledì mattina le autorità greche hanno registrato 766 nuovi sbarchi, in gran parte sull’isola di Lesbo. Quasi il quadruplo rispetto a lunedì, quando altri 192 migranti avevano solcato l’Egeo raggiungendo le isole elleniche. Se ancora serve dirlo, è la dimostrazione dell’inutilità dell’accordo Ue-Turchia per ridurre il traffico di esseri umani in partenza dalla costa turca. Risultato incautamente celebrato nei giorni scorsi dalla Commissione europea, rallegrata dal passaggio di soli 1000 migranti in una settimana, rispetto ai 2000 al giorno dell’ultimo bimestre. Tuttavia, nessuno degli analisti si è preso la briga di distogliere lo...