Visioni
Agnès Varda: «Se non si smette di essere curiosi si ha sempre qualcosa da raccontare»
Berlinale 69 Incontro con la documentarista che porta al festival il nuovo lavoro «Varda par Agnès»
Agnès Varda – foto La Presse
Berlinale 69 Incontro con la documentarista che porta al festival il nuovo lavoro «Varda par Agnès»
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 14 febbraio 2019
Giovanna BrancaBERLINO
Come prima cosa Agnès Varda ci tiene a ringraziare tutte le persone che hanno collaborato al suo nuovo film presentato fuori concorso alla Berlinale, Varda par Agnès, e in primo luogo la figlia Rosalie che ha prodotto il documentario, come anche il precedente Visages, Villages. «È divertente lavorare con la propria figlia, anche se qualche volta è dura con me: mi dice quando è ora di andare a letto, o di mangiare bene», scherza la regista che a novant’anni sembra essere afflitta solo dalla vista che si affievolisce sempre più. «Non voglio più parlare di me: dato che si avvicina...