Internazionale
«Ai detenuti applicato il metodo Ocalan, il paese è una prigione»
Turchia A Padova, al convegno sulla tutela dei diritti nello stato d'emergenza, parla l'avvocato del leader del Pkk, Mahmut Sakar: «Ankara non è più quella che pensano i leader europei. Se mai, è diventata il problema dell’Europa». Premiata Barbara Spinelli
Una bandiera con il volto del leader del Pkk Ocalan
Turchia A Padova, al convegno sulla tutela dei diritti nello stato d'emergenza, parla l'avvocato del leader del Pkk, Mahmut Sakar: «Ankara non è più quella che pensano i leader europei. Se mai, è diventata il problema dell’Europa». Premiata Barbara Spinelli
Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 3 febbraio 2017
Ernesto MilanesiPADOVA
Uno “Stato di guerra” ai diritti umani, alle libertà fondamentali e all’informazione. La Turchia di Erdogan licenzia magistrati e perseguita avvocati, zittisce quotidiani e spegne tv, militarizza le città e dilata il coprifuoco anche sulla costituzione turca. «Con i responsabili dei consigli dell’ordine radiati e i colleghi in carcere, ma anche con 191 giornalisti detenuti (su 348 nel mondo), 92 ricercati e 839 indagati non possiamo far finta di nulla», sottolinea Leonardo Arnau dell’esecutivo nazionale dei Giuristi Democratici. Insieme ad Articolo 21 Veneto hanno organizzato nella prestigiosa sala della Carità il convegno “La tutela dei diritti nello stato d’emergenza: il...