Cultura

Aliya Whiteley, la sfida del futuro è scritta sui corpi

Aliya Whiteley, la sfida del futuro è scritta sui corpi«Beyond the body» dell’artista olandese Imme van der Haak

L'intervista Parla l’autrice britannica che pubblica «La muta» per Carbonio. Una delle protagoniste della fantascienza e del weird racconta un mondo nel quale gli individui cambiano pelle perdendo la memoria di se stessi. «Si è soliti dire che l’amore può durare per sempre o può essere sconfinato, ma per i protagonisti del romanzo ha una scadenza, come "l’involucro" nel quale vivono». «Scrivo sempre di alterità e inconoscibile: altrettanti modi per interrogare il nostro antropocentrismo. E porsi dal punto di vista dell’«altro»: si tratti di funghi, piante o "alieni"»

Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 23 dicembre 2021
In un mondo dove gli esseri umani cambiano letteralmente pelle a intervalli regolari di tempo, un po’ come accade in natura ai serpenti, lasciarsi dietro una parte di sé è ormai un’abitudine. Si cambia pelle pur rimanendo nella stessa vita, con il proprio o la propria compagna, nella medesima casa, seguendo un tran tran cui si è però diventati in gran parte estranei. Ci si adegua, si resta al proprio posto anche se l’eco di ciò che si è stati in precedenza, e soprattutto di ciò che si è provato, si fa sempre più debole muta dopo muta. Ma se...

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