Stanislaw Lem, il futuro anteriore della fantascienza
Stanislaw Lem nel suo studio di Cracovia. Getty images
Cultura

Stanislaw Lem, il futuro anteriore della fantascienza

Itinerari critici La «Summa technologiae» nella collana Nautilus della Luiss University Press. Tradotta per la prima volta in Italia la raccolta di saggi del grande scrittore polacco uscita nel 1964. Un testo «profetico» dell’autore di «Solaris» che annuncia realtà virtuale e intelligenza artificiale, ma mette anche in guardia gli esseri umani dal sentimento di onnipotenza. Nei suoi deliri paranoici Philip K. Dick lo denunciò all’Fbi come parte di un complotto comunista. Ma dalle storie di Lem emerge una critica sia al potere sovietico che al capitalismo
Pubblicato 11 mesi faEdizione del 6 gennaio 2024
Tra le storie più incredibili che riguardano il mondo della fantascienza, le vite di autrici e autori più che le loro opere, vi è senza dubbio quella relativa alle accuse che Philip K. Dick rivolse a Stanislaw Lem all’inizio degli anni ’70. In preda ad una delle sue fasi di intensa paranoia, alimentata anche dall’uso di anfetamine e altre droghe che lo avrebbero condotto in quel periodo a dirsi «invaso» da sogni, visioni e voci, lo scrittore statunitense spedì nel 1974 alcune lettere all’Fbi per denunciare come un gruppo di intellettuali marxisti di Cracovia, «anelli di una catena di comando...

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