Visioni
«All We Imagine As Light», donne nella sinfonia della città
Cannes 77 Con Payal Kapadia l’India torna in concorso dopo 30 anni, al centro Mumbai e le sue disuguaglianze. La politicità della forma, uno sguardo attento ai dettagli e alle emozioni
Una scena da «All We Imagine As Light» di Payal Kapadia
Cannes 77 Con Payal Kapadia l’India torna in concorso dopo 30 anni, al centro Mumbai e le sue disuguaglianze. La politicità della forma, uno sguardo attento ai dettagli e alle emozioni
Pubblicato 6 mesi faEdizione del 24 maggio 2024
Cristina PiccinoCANNES
All We Imagine as Light è arrivato quasi alla fine del Festival – decisamente un turning point per i titoli migliori, come il magnifico Grand Tour di Miguel Gomes – preceduto da commenti tutti entusiasti, e dall’emozione per il ritorno in concorso dell’India dopo trent’anni. L’autrice è una giovane regista, Payal Kapadia, scoperta nel 2021 dalla Quinzaine con A Night of Knowing Nothing. Già in quel film affermava una cifra poetica e politica personalissima e al tempo stesso in dialogo con quell’immaginario – dal classico Ray a altri autori più underground delle Nuovelle Vague – che del suo Paese ha...