Internazionale

Amineh Kakabaveh: «Erdogan vuole la mia estradizione e la Svezia tace»

Amineh Kakabaveh: «Erdogan vuole la mia estradizione e la Svezia tace» – Simona Granati

Il sultano atlantico Intervista alla deputata curda svedese: «Nessuna conseguenza: Stoccolma teme di perdere la Nato. Kurdistan agnello sacrificale, il vero pericolo è il negoziato sullo stop all’embargo contro la Turchia. Io non sono parte del Pkk, ma importante che il Pkk sia rimosso dalla lista del terrorismo della Ue: finché ci sarà, la questione curda non sarà risolta»

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 3 giugno 2022
Amineh Kakabaveh ha una storia che parla da sé: nata nel 1970 nel Rojhilat, Kurdistan iraniano, ha aderito al movimento guerrigliero marxista-leninista Komala che era ancora un’adolescente. A 19 anni ha cercato rifugio in Svezia: si è laureata mantenendosi come collaboratrice domestica. Fino all’ingresso in parlamento con il Left Party. Il suo è uno dei nomi che dieci giorni fa l’ambasciatore turco a Stoccolma, Hakki Emre Yunt, ha indicato come prede degli appetiti di Ankara: deportazioni in cambio del sì all’adesione di Svezia e Finlandia alla Nato, un cambio di paradigma rispetto a una neutralità storica sulla spinta della guerra...

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