Cultura

Anthony Cartwright, ripartire dal romanzo della sconfitta più dura

Yorkshire, 1984, bambine giocano vicino ad una miniera di carbone durante lo sciopero dei minatoriYorkshire, 1984, bambine giocano vicino ad una miniera di carbone durante lo sciopero dei minatori – Getty Images

L'intervista Parla l’autore di «Come ho ucciso Margaret Thatcher», per Alegre. Lo scrittore sarà domani al Festival di letteratura working class che si apre oggi alla ex Gkn di Campi Bisenzio. Anni ’80, tra divisioni e rabbia le politiche della Lady di ferro si abbattono sui lavoratori delle Midlands. «Il protagonista, Sean, non ha alcun desiderio di diventare «ceto medio». Si sente legato a una classe, un luogo, un’idea di azione collettiva: quello che il neoliberismo ha avvelenato»

Pubblicato 8 mesi faEdizione del 5 aprile 2024
Non è solo una topografia dell’anima quella che prende corpo nei romanzi di Anthony Cartwright. Lo scrittore di Dudley, nella Black Country delle Midlands, non lontano da Birmingham, dove si sono scritte alcune pagine fondamentali dello sviluppo industriale e poi della fine del mondo operaio della Gran Bretagna, sa raccontare con la giusta dose di rabbia e tenerezza le gesta degli sconfitti, dei protagonisti di vicende che sebbene li abbiano visti spesso soccombere, non li hanno mai domati definitivamente. Una sconfitta da cui prima o poi ci si potrà rialzare. Questo lo spirito che aleggia anche in Come ho ucciso...

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