Per esempio «Viterbo che si stende in parte in groppa a un colle – annota Montaigne nel 1580 – è una bella città della grandezza di Senlis. Vi notammo molte […]
Il 1963 fu anno memorando: accanto alla Cognizione del dolore di Gadda apparvero Marcovaldo di Calvino, Lessico famigliare della Ginzburg e La tregua di Primo Levi, Diario minimo di Eco […]
L’originale fisionomia intellettuale di Vittorio Sermonti, poggiata su una scrittura insieme estrosa e sorvegliata, si è mostrata in varie forme, ma sempre tenendosi radicata alla medesima matrice: Sermonti incarnava un’Italia […]
«Vorrei, e sarebbe il mio debito, essere frenòlogo e psichiatra da poter indagare e conoscere con più partita perizia la follia tetra d’un gaglioffo ipocalcico dalle gambe a roncola, autoeròtomane, […]
Cesare Garboli fu critico molto selettivo, tanto da lasciare parte assai abbondante della propria attività a uno stato gassoso, non avvicinabile, variamente e volutamente dispersa: La gioia della partita Scritti […]
Non c’è più nessun dubbio. Giorgio Manganelli è il maggiore autore postumo del nostro Novecento. Dopo l’accidente della sua morte sono usciti volumi in gran numero e di diseguale portata: […]
The Soccer Tribe uscì per la prima volta nel 1981 in una delle patrie del calcio; autore ne era il già direttore della Sezione Mammiferi allo Zoo di Londra: oltre […]
Quando nel 1983 uscì Lo stadio di Wimbledon si era in un tempo di ripresa della narrativa italiana. L’autore, Daniele Del Giudice, spiccava nella schiera degli esordienti con quel suo […]
Ma guarda dove si ritrovano Guizzardi il discolo, il ragazzo Garibaldi più discolo ancora e tutti quanti: loro che se ne andavano raminghi, un po’ Buster Keaton e un po’ […]
<EN>Non di rado tra i francesisti di scuola romana il contatto con la letteratura italiana è molto accentuato, grazie alla memoria delle varie competenze di Cesare De Lollis, che della […]