Visioni
«Ashkal», fra misteri e delitti nella Tunisia post-Ben Ali
Cannes75 Alla Quinzaine la sorpresa del polar di Youssef Chebbi. A partire da un omicidio il regista compone un racconto crudo del Paese
Una scena da «Ashkal» di Youssef Chebbi,
Cannes75 Alla Quinzaine la sorpresa del polar di Youssef Chebbi. A partire da un omicidio il regista compone un racconto crudo del Paese
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 29 maggio 2022
Luca MossoCANNES
Ashkal del tunisino Youssef Chebbi, presentato giovedì alla Quinzaine des Réalisateurs, è un film che si afferma innanzitutto grazie alla forza delle sue immagini, prima chiare e geometriche e poi via via più misteriose fino all’inquietante esplosione finale. Fin dal primo momento, quando i poliziotti Fatma e Batal trovano il corpo incenerito di un uomo nel cantiere dei Giardini di Cartagine, enorme complesso edilizio la cui costruzione, abbandonata durante la rivoluzione del 2010, è prossima a ripartire, la dimensione politica è chiara. Un suicidio all’interno di uno dei luoghi simbolo delle ambizioni del regime di Ben Ali richiama inevitabilmente l’ambulante...