Commenti

Autonomia differenziata e difesa della Costituzione

Autonomia differenziata e difesa della CostituzioneIllustrazione di Ludovica Valori

Elezioni La mossa di Calenda, con il possibile corollario di un nuovo soggetto di centro, chiarisce che la parola d’ordine della difesa della Costituzione, strumentale a una alleanza tecnica pre-elettorale, non basta. Rischia di rimanere una mozione degli affetti, volta al più a riguadagnare una quota di astensione, probabilmente insufficiente a cambiare le sorti della battaglia. Che fare? In specie, che può fare il fu campo largo di Letta?

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 9 agosto 2022
Sfogliando la margherita, alla fine Calenda non ci sta. I commenti oscillano tra l’analisi psicologica del personaggio, e la valutazione della sua convenienza a correre da solo, o magari in tandem con Renzi. Mentre è unanime la valutazione che il divorzio aumenti di molto la probabilità di una vittoria con largo margine della destra. Ora tutti vedono in chiaro quanto pesi la distorsione maggioritaria su un terzo dei seggi determinata dal Rosatellum. La probabile accoppiata Calenda-Renzi in corsa verso il centro incide sull’offerta politica e sulle prospettive di quel che accadrà dopo le urne. Non sfugge infatti che il nuovo...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi