Visioni

Bellocchio a Cannes: «Grazie al mio cinema adesso mi sento libero, ma non assolto»

Bellocchio a Cannes: «Grazie al mio cinema adesso mi sento libero, ma non assolto»

Cannes 74 Ai Rendez-Vous il regista di Bobbio racconta il suo ultimo film (il documentario «Marx può aspettare») e non solo, in attesa della Palma d'oro onoraria

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 16 luglio 2021
«Non la considero un premio di risarcimento», ci tiene subito a precisare Marco Bellocchio: «La Palma d’oro d’onore mi rende felice, certo, ma io qui ho trovato sempre enormi soddisfazioni, tra cui la doppia Palma d’oro agli interpreti di Salto nel vuoto, Michel Piccoli e Anouk Aimee». AI RENDEZ-VOUS di Cannes, presso la Sala Buñuel, il regista piacentino parla di cinema e non solo, e ritorna sulla sua carriera cinquantennale, quest’anno celebrata sulla Croisette con il premio ad honorem che gli verrà consegnato durante la cerimonia di chiusura del festival e con la presentazione del suo nuovo film, il documentario...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi