Alias
Berlino, la Cina è lontana
Estremo Oriente Nuove proposte e classici dall'Asia alla Berlinale 2020, in un contesto però segnato dall'epidemia di Covid-19, soprattutto per quanto riguarda il mercato cinematografico cinese
Una scena da «Bushidô zankoku monogatari», di Tadashi Imai, Orso d’Oro alla Berlinale nel 1963
Estremo Oriente Nuove proposte e classici dall'Asia alla Berlinale 2020, in un contesto però segnato dall'epidemia di Covid-19, soprattutto per quanto riguarda il mercato cinematografico cinese
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 15 febbraio 2020
Matteo BoscarolTOKYO
Se considerata da Oriente, anche la settantesima edizione della Berlinale porta i segni e le conseguenze dell’epidemia di Covid-19, venuta alla luce nella provincia cinese di Hubei lo scorso gennaio. La sezione più toccata sarà senza dubbio quella del Film Market, che quest’anno per coincidenze fortunate del calendario cinese avrebbe dovuto avere una grossa partecipazione dal paese asiatico. Ma la paura del virus, del contagio e le restrizioni sui viaggi imposte dal governo di Pechino hanno fatto sì che la rappresentativa cinese al mercato cinematografico organizzato a Berlino quest’anno sia praticamente inesistente. Anche perché è tutto il cinema commerciale ad...