Lavoro
Occupy Guggenheim
Biennale Venezia Blitz degli attivisti e artisti del S.a.L.e Docks, Macao e della coalizione americana Gulf al museo Guggenheim di Venezia. «La fondazione sta costruendo una nuova sede del museo a Abu Dhabi, sfrutta il lavoro dei migranti in condizioni disumane e con paghe da fame»
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Biennale Venezia Blitz degli attivisti e artisti del S.a.L.e Docks, Macao e della coalizione americana Gulf al museo Guggenheim di Venezia. «La fondazione sta costruendo una nuova sede del museo a Abu Dhabi, sfrutta il lavoro dei migranti in condizioni disumane e con paghe da fame»
Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 9 maggio 2015Edizione 09.05.2015
Roberto CiccarelliVENEZIA
Ore 10 e 20. Sulla terrazza della collezione Peggy Guggenheim hanno attraccato ieri due battelli pieni di quaranta attivisti-artisti dell’atelier S.a.l.e. Docks di Venezia e di Macao di Milano. Con loro c’era la coalizione degli artisti e dei lavoratori della cultura di New York, il gruppo Gulf Labor, uno snodo della più ampia coalizione Gulf. L’acronimo ironico significa: «Gulf Ultra Luxury Faction», cioè «fazione ultra lussuosa del Golfo» che «da quattro anni sta facendo pressione sulla fondazione Guggenheim perché rispetti i basilari diritti dei lavoratori indiani, pakistani e del Bangladesh che stanno costruendo una nuova sede del museo a Abu...