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Brigata nera a Piazzale Loreto

Brigata nera a Piazzale Loreto

La Storia Il 10 agosto 1944 quindici prigionieri furono prelevati dal carcere di San Vittore e fucilati in Piazzale Loreto, una strage nazifascista per cui Mussolini, la Petacci e altri gerarchi furono poi appesi dai partigiani in quella stessa piazza. Ora si conoscono i nomi di chi dette l’ordine e di chi sparò. Una verità insabbiata per cinquant’anni. Solo a partire dal 1994 con la scoperta dell’«Armadio della Vergogna» si è potuto ricomporre il puzzle delle responsabilità

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 10 agosto 2016
La fucilazione, all’alba del 10 agosto del 1944, di quindici patrioti antifascisti a ridosso di una staccionata in Piazzale Loreto a Milano e lasciati a terra sotto il sole, vilipesi e oltraggiati dai fascisti fino a sera, impedendo ai parenti di avvicinarsi, suscitò un così forte sdegno nella popolazione che fu alla base della decisione successiva della Resistenza di esporre nello stesso piazzale i corpi di Benito Mussolini, di Claretta Petacci e degli altri gerarchi della Repubblica sociale italiana fucilati a Giulino di Mezzegra il 28 aprile 1945. Ripercorriamo brevemente l’antefatto e le fasi dell’eccidio. Alle 8,15 dell’8 agosto 1944...

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