Italia
Cento piazze e «un’invettiva», la Cgil per la libertà delle donne
Mobilitazione nazionale Susanna Camusso spiega: Le parole sono armi contro le donne, spesso le narrazioni di stupri e femminicidi sono tossiche, vogliono ricacciarci indietro, ma non passerà
Mobilitazione nazionale Susanna Camusso spiega: Le parole sono armi contro le donne, spesso le narrazioni di stupri e femminicidi sono tossiche, vogliono ricacciarci indietro, ma non passerà
Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 1 ottobre 2017
«Le parole possono essere armi, parole stravolte nel loro senso e che finiscono per essere usate contro le donne, come abbiamo visto in tutto il mese di settembre. E proprio non si può lasciarlo passare». Susanna Camusso, leader della Cgil, spiega così, sotto il palco di piazza Venezia, il senso della giornata di mobilitazione del principale sindacato per protestare contro la violenza sulle donne, la depenalizzazione del reato di stalking, e più in generale contro una narrativa tossica per cui stupri e femminicidi diventano spesso un processo alle vittime: cosa indossavano, erano troppo allegre, avevano bevuto, troppo nottambule, avevano un...