Cultura

Colorado river, la musica nelle acque

Colorado river, la musica nelle acqueIl fiume Colorado – NPS Photo/Gary Ladd

LUNGO GLI ARGINI / 6 Nel 1869 John Wesley Powell, colonnello dell’esercito nordista, con un equipaggio di otto uomini su quattro barche di legno, iniziò l’esplorazione del fiume impossibile. Gli indiani lo chiamavano Lapay’ha, il suo corso ha scavato il Gran Canyon. Per 1000 chilometri di deserto trascina con sé il limo rossastro fino al delta sul mare di Cortez, uno dei grandi ecosistemi salmastri del pianeta, habitat di giaguari e capodogli. Riemergono sui fondali, detriti, barche affondate e tracce archeologiche di insediamenti rupestri delle tribù «Pueblo», scomparse attorno al 1200 a causa di un’altra siccità

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 18 agosto 2022
Da 10000 metri Lake Powell appare come un intarsio di cobalto nel cretto ocra e amaranto del deserto. Il suo scintillío blu si dirama verso nordest dal punto dove si toccano Utah, Arizona e la Navajo Nation – dall’ostruzione cioè della grande diga Glen Canyon. Battezzato così per Wesley Powell, il primo bianco a scendere le acque del Colorado, il lago in realtà è un invaso prodotto dall’occlusione della Glen Canyon Dam. Da lì l’acqua risale per oltre 200 km, riempiendo ogni crepa e anfratto nel dedalo del canyon. Visto dagli aerei di passaggio, ha scritto qualcuno, il terzo fiume...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi