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Crisi della politica tra evasione fiscale e astensionismo
25 settembre Sono due espressioni del malessere sociale: ma il popolo di evasori aspetta il prossimo condono e non rinuncia a votare destra; il popolo di sfiduciati e poveri continua ad astenersi. Senza infingimenti dobbiamo dirci che c’è una corrispondenza diretta tra l’ampio consenso alla destra e l’arretramento politico, culturale e sociale della sinistra
– LaPresse
25 settembre Sono due espressioni del malessere sociale: ma il popolo di evasori aspetta il prossimo condono e non rinuncia a votare destra; il popolo di sfiduciati e poveri continua ad astenersi. Senza infingimenti dobbiamo dirci che c’è una corrispondenza diretta tra l’ampio consenso alla destra e l’arretramento politico, culturale e sociale della sinistra
Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 4 settembre 2022
Favorita nei sondaggi Giorgia Meloni manda messaggi tranquillizzanti all’esterno e accattivanti all’interno. Assicura Bruxelles che con la destra al governo i conti pubblici non avranno nulla da temere. Intanto non rinuncia, come gli altri due leader della sua coalizione, a promettere mare e monti come se vivessimo nel paese della cuccagna. Il programma della destra è un florilegio di proposte che mettono insieme dosi massicce di tagli alle tasse e spese fiscali à gogo. Di tassare profitti e rendite neanche a parlarne. Va bene che siamo in campagna elettorale e domina la propaganda, ma un programma di governo che da...