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Da Parigi a Vienna, il salto della propaganda armata jihadista

Da Parigi a Vienna, il salto della propaganda armata jihadistaSul luogo della strage di Vienna – LaPresse

La strage Si tratta di un attacco che sembra collocarsi più sul piano dimostrativo dell’istigazione, che non su quello della reazione e della vendetta per il «dileggio del Profeta». Sullo sfondo, i 22 studenti uccisi da Daesh lunedì all’università di Kabul - la Nato condanna insieme i due attentati - e il Califfato che si riorganizza, lanciato contro i rivali di al Qaida

Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 4 novembre 2020
Fino a quando il Ministro degli Interni austriaco, smentendo le proprie stesse dichiarazioni, ha affermato di non avere motivi per ritenere che il terrorista non abbia agito da solo, Vienna ha vissuto in una condizione di lockdown dentro un lockdown, con chiusura dello spazio pubblico, stretto fra lo spettro del terrore e quello del contagio. La polizia arresta i contatti dell’attentatore, cercando il gruppo di supporto e scavando nel suo passato, peraltro più che noto tanto alla giustizia quanto all’intelligence. Più di un testimone sulla centralissima Seitenstettengasse ha convintamente raccontato di aver visto due uomini correre e aprire il fuoco...

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