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Da Renzi a Calenda, l’antipopulismo dei populisti

Da Renzi a Calenda, l’antipopulismo dei populistiExpressions di Sophia Cave

Politica e società Da una parte ci sono i cattivi, ovvero i nemici delle istituzioni, gli incompetenti, i complottisti, dall’altra coloro che invece hanno senso delle istituzioni, i competenti, coloro che di fronte a qualsiasi istanza critica di carattere sistemico tendono a irriderla riparandosi dietro un’idea altrettanto vaga di complessità.

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 14 agosto 2022
Una delle parole che da vent’anni domina il dibattito pubblico è «populismo», che rischia di diventare un contenitore vuoto, ovvero, come sosteneva Francis Fukuyama, l’etichetta che le élite mettono alle politiche che a loro non piacciono. Peraltro, non è certo sufficiente denunciare la fumosità di questa categoria per sbarazzarsene. Come ha osservato Loris Zanatta, uno dei maggiori studiosi del populismo, per quanto soprattutto all’interno del discorso politologico si continui a sostenere che essa sarebbe una categoria non esplicativa, tale categoria si rivela in realtà ben più resistente di quanto vorrebbero i suoi critici. In termini generali con populismo si intende...

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