Cultura
Dalla Biennale a Fotografia europea, tra cancellazioni e porte aperte
L'arte e la guerra Padiglioni chiusi, inviti annullati e molti imbarazzi. In Laguna e a Cannes, la posizione migliore: no a delegazioni ufficiali, sì ad autori e a chi difende la libertà di espressione. La cultura non è un campo di battaglia da boicottare
Un'opera di Maria Prymachenko: suoi dipinti sono andati in fumo sotto le bombe al museo di Storia locale di Ivankiv
L'arte e la guerra Padiglioni chiusi, inviti annullati e molti imbarazzi. In Laguna e a Cannes, la posizione migliore: no a delegazioni ufficiali, sì ad autori e a chi difende la libertà di espressione. La cultura non è un campo di battaglia da boicottare
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 3 marzo 2022
La guerra scuote la cultura e la trascina fra i bombardamenti, chiedendo di schierarsi. Ma: può la cultura indossare la mimetica e divenire luogo privilegiato di boicottaggi, al pari di quelli decretati in campo economico? È quel che sta accadendo in diversi campi della produzione di idee, però qui il terreno si fa assai insidioso, con stupefacenti abbagli e surreali censure. Perché se è vero che in un momento come questo non si può collaborare con alcune istituzioni governative russe, dall’altra resta verissimo il fatto che un artista nato a Mosca o una illustratrice di san Pietroburgo (la Children’s Book...