Visioni
Decostruzione di un mito: Sissi tra ossessioni e fragilità
Cannes 75 «Corsage» di Marie Kreutzer a Un certain regard. Il rigore formale della regista, è coerente con il clima della monarchia asburgica di quegli anni
Vicky Krieps, «Sissi» in «Corsage» di Marie Kreutzer
Cannes 75 «Corsage» di Marie Kreutzer a Un certain regard. Il rigore formale della regista, è coerente con il clima della monarchia asburgica di quegli anni
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 21 maggio 2022
Beatrice FiorentinoCANNES
L’amore da favola della trilogia di Sissi firmata da Ernst Marischka tra il 1955 e il 1958 è solo un ricordo lontano. Qui siamo più dalle parti del recente Spencer di Pablo Larraín, in piena decostruzione del «mito», con la libertà di reinventare gli eventi storici con liberatoria e arbitraria fantasia, giocando sulla metafora che si cela dietro alla costrizione degli abiti come i ruoli che vestono altrettanto stretti, come il Corsage del titolo, appunto, il corsetto che l’imperatrice Elisabetta d’Austria, consorte di Francesco Giuseppe, portava allacciato fino quasi a toglierle il fiato. Lady D e l’imperatrice Sissi: due personaggi...