Visioni
Disco Boy, l’occhio magico che vede oltre la realtà e dentro di essa
Berlinale L’unico film italiano in gara, segna l’esordio nel lungometraggio di Giacomo Abbruzzese. Un’opera potente sullo scontro bellico senza mai mostrarlo, con la colonna sonora dei Vitalic
Franz Rogowski in una scena di «Disco Boy»
Berlinale L’unico film italiano in gara, segna l’esordio nel lungometraggio di Giacomo Abbruzzese. Un’opera potente sullo scontro bellico senza mai mostrarlo, con la colonna sonora dei Vitalic
Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 21 febbraio 2023
Cristina PiccinoBERLINO
Due ragazzi fuggono dalla Bielorussia destinazione Francia, il sogno di un’altra vita che da «clandestini» rischia di portare a una nuova condizione senza orizzonti. Lontano da quei confini europei blindati, sul Delta del Niger altri ragazzi lottano per la loro terra contro lo sfruttamento e la devastazione ambientale di un colonialismo (francese e non solo) che non è mai finito. Se fossi nato in Europa farei il danzatore, il «Disco Boy» dice al compagno di battaglia il loro leader. Lui e la sorella, bellissimi e misteriosi con un occhio che li rende unici e simbiotici rispetto a ogni altro, quando...