Visioni

Divenendo altro, l’atto artistico del futuro che torna alle origini

Divenendo altro, l’atto artistico del futuro che torna alle originiViggo Mortensen e Léa Seydoux in «Crimes of the Future»

Cannes 75 Il ritorno di David Cronenberg dopo otto anni, presentato in concorso «Crimes of the Future». Il body horror e la sessualità, i richiami ai primi lavori, i ruoli dei protagonisti Mortensen, Seydoux, Stewart

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 24 maggio 2022
Il corpo come realtà ultima nell’era della totalità virtuale. Dopo un intervallo di otto anni durante il quale ha parlato molto di Netflix e suggerito che forse il cinema non lo interessava più, David Cronenberg torna alle radici con un film che riprende i temi più profondi della sua opera – dai primi mediometraggi, a cui si richiama il titolo di quest’ultimo lavoro, al body horror di Videodrome e Existenz, agli strumenti ginecologici di Inseparabili alla sessualità lancinante di Crash – e li porta più avanti, in modo sia rigoroso che commovente.Non faccio film per scioccare le persone o aggredirle....

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