Visioni
«Dodo», surreale metafora d’Europa
Cannes 75 Il greco Panos H. Koutras diverte con un lavoro presentato nella sezione Première che guarda a Renoir con leggerezza
Una scena di «Dodo»
Cannes 75 Il greco Panos H. Koutras diverte con un lavoro presentato nella sezione Première che guarda a Renoir con leggerezza
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 27 maggio 2022
Luca MossoCANNES
Il Dodo del titolo è un volatile dell’isola di Mauritius estinto oltre secoli fa e presenza ricorrente nella letteratura inglese da Twain a Lewis Carroll (che in Alice vi nasconde la caricatura di se stesso), compare a metà del film del greco Panos H. Koutras. La sua funzione, al di là della sua surreale evidenza, è di accelerare le dinamiche di un gruppo di famiglia istericamente alle prese con i preparativi del matrimonio della figlia giovane con il ricco fidanzato. Quando, ciascuno con il suo fantasma personale, familiari e annessi si ritrovano nella grande villa borghese che ospiterà il ricevimento,...