Europa
«Donne in condizioni tragiche, molte di loro vittime di abusi in Libia»
Intervista a Riccardo Gatti «Facevano fatica persino a camminare per le violenze fisiche subite durante la detenzione. Ci stiamo concentrando sul prestare le prime cure». Solo all'alba Roma concede lo sbarco di due naufraghe incinte dalla Open Arms
Lo sbarco di una delle due donne incinte a bordo della nave della ong spagnola Proactiva; in basso Riccardo Gatti direttore di Open Arms Italia
Intervista a Riccardo Gatti «Facevano fatica persino a camminare per le violenze fisiche subite durante la detenzione. Ci stiamo concentrando sul prestare le prime cure». Solo all'alba Roma concede lo sbarco di due naufraghe incinte dalla Open Arms
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 4 agosto 2019
Riccardo Gatti, direttore di Open Arms Italia, è a bordo della nave dell’Ong catalana che giovedì ha salvato 55 naufraghi e venerdì ne ha soccorsi altri 69. L’imbarcazione è in stand by tra la Tunisia, Lampedusa e Malta poiché né Roma né La Valletta hanno assegnato il place of safety, il porto sicuro dove sbarcarli. Gatti, in che condizioni erano i mezzi su cui erano i migranti? I primi viaggiavano su un barchino in legno con un foro, imbarcava acqua da prora. Lo scafo era appoggiato dal lato destro. Abbiamo appena fatto in tempo a terminare le operazioni di salvataggio...