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Ex Rialto: se la giunta Raggi costruisce il deserto e lo chiama legalità
I sigilli posti all’ex Rialto sono una cartina di tornasole dello stato di salute della democrazia a Roma e soprattutto di come oggi i poteri siano dislocati ben al di […]
I sigilli posti all’ex Rialto sono una cartina di tornasole dello stato di salute della democrazia a Roma e soprattutto di come oggi i poteri siano dislocati ben al di […]
Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 21 febbraio 2017
I sigilli posti all’ex Rialto sono una cartina di tornasole dello stato di salute della democrazia a Roma e soprattutto di come oggi i poteri siano dislocati ben al di fuori dagli organi elettivi. Accade così che, dopo un anno di mobilitazioni della città dal basso, il Consiglio Comunale finalmente approvi una mozione che chiede espressamente la moratoria su tutti gli sgomberi di spazi sociali e culturali, ovvero delle oltre 850 esperienze autogestite e dal basso che hanno sinora impedito ad una città, da sempre prigioniera della rendita e della finanza, di sprofondare nell’anomia e nella solitudine competitiva. E accade...