Fascismo: Emilio Gentile e Umberto Eco, letture e riletture per affrontare le nuove sfide
L'immagine di copertina dell'inserto "Fascismo, passato prossimo" del 23 aprile 2019
Italia

Fascismo: Emilio Gentile e Umberto Eco, letture e riletture per affrontare le nuove sfide

Confronti Per lo storico l'allarme sul possibile ritorno del fascismo rischia di distogliere l’attenzione generale «da altre minacce, queste veramente reali, che incombono sulla democrazia». Mentre per il compianto semiologo, esiste un «ur-fascismo, un fascismo eterno», definibile attraverso «una lista di caratteristiche tipiche» che vanno dallo «sfruttare la naturale paura della differenza trasformandola in razzismo», al tentativo di definire una «comunità nazionale» in virtù dei nemici che dovrebbe combattere, fino all’«ossessione del complotto»
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 23 aprile 2019
Disprezzo della democrazia parlamentare, appello alla piazza, ricerca dell’«uomo forte», primato della sovranità nazionale, ostilità verso i migranti. Emilio Gentile, uno dei maggiori storici del Ventennio e della cultura fascista, non tralascia alcuno dei punti intorno ai quali ci si interroga oggi, non soltanto nel nostro paese, per analizzare il presunto «ritorno» del fascismo. Proprio per questo la risposta che il professore emerito della Sapienza dà nel suo Chi è fascista (Laterza, pp. 136, euro 13) a tale quesito, non potrebbe essere più netta. Per Gentile infatti non solo non ha alcun senso anche solo l’immaginare una tale eventualità, anche...

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