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Femceldom: nell’abisso digitale della solitudine sessuale e dell’odio 

Femceldom: nell’abisso digitale della solitudine sessuale e dell’odio 

Respiro La prima puntata di Respiri di dottorato. Un esperimento che fa da ponte tra il mondo dell'accademia e il grande pubblico. A cura di Oriana Persico (oriana.persico@he-r.it)

Pubblicato circa un anno faEdizione del 16 novembre 2023
Nell’universo della rete, una sottocultura emergente suscita l’interesse di studiosi e media: si tratta delle “Femcel”. Chi sono queste donne che si identificano come “incel” femminili, neologismo derivante dalla fusione di “involuntary” e “celibate”? Cosa ci insegnano sulla natura mutevole dell’odio veicolato online? Cosa sul discorso d’odio,  che in filosofia del linguaggio viene definito “hate speech” (ovvero tutti quei discorsi e quelle parole contenenti minacce, epiteti denigratori e sessisti, etc. che mirano ad escludere, umiliare o addirittura deumanizzare l’Altro)? La questione dell’Inceldom Prima di affrontare la questione delle Femcel, è cruciale rivolgere l’attenzione ai più noti Incel, gli involuntary celibate...

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