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Fra il paesaggio e l’inconscio: note 1901-1916, tra Venezia, Milano, Roma, Pompei

Fra il paesaggio e l’inconscio: note 1901-1916, tra Venezia, Milano, Roma, PompeiSigmund Freud (Bettmann/Getty Images)

Classici del Novecento Marina d’Angelo, «I viaggi di Freud in Italia», da Bollati Boringhieri

Pubblicato 4 mesi faEdizione del 21 luglio 2024
Dall’agosto 1895 al settembre 1923, Freud trascorse numerosi periodi di vacanza in Italia, animato dalla ricerca di una bellezza ristoratrice e gravida di «slancio creativo», e anche – naturalmente – dalla sua inclinazione per le «perversioni psichiche». Come scrisse a Fliess da Siena nel 1897, giunto alla meta agognata si augurava di sorbire «un sorso qua e là» un «punch con Lete». Stava in realtà citando una poesia di Heinrich Heine ispirata alla tragedia di Plutone e Proserpina («Oh gioia! Io qui nel Tartaro / Intanto fiaterò / E per scordar la moglie / Punch con Lete berrò») e così...

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