Visioni
Frammenti di Cile, il presente e le ferite di una dittatura
Cannes75 Fuori concorso nella sezione Séances spéciales il doc di Patricio Guzmán «Mi país imaginario». Il racconto delle proteste del 2019 che portarono a una nuova assemblea costituente e all’elezione di Boric
Scena da «Me pais imaginario» di Patricio Guzmán
Cannes75 Fuori concorso nella sezione Séances spéciales il doc di Patricio Guzmán «Mi país imaginario». Il racconto delle proteste del 2019 che portarono a una nuova assemblea costituente e all’elezione di Boric
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 22 maggio 2022
Cristina PiccinoCANNES
C’è qualcosa di sorprendente nel modo in cui a ogni nuovo capitolo della storia del Cile Patricio Guzmán ne riesce a mettere a fuoco il presente a partire da quel trauma che ha segnato il Paese e il suo vissuto, e che è divenuto il centro intorno al quale lavora la sua poetica di cineasta: il golpe dei militari, l’assassinio di Allende, gli anni della dittatura. Da queste sequenze d’archivio con Allende che cammina in mezzo al «suo» popolo inizia anche Mi país imaginario, presentato a Cannes in Séances spéciales – la sezione dedicata ai documentari che sulla Croisette, nella...