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Fuori dall’assedio, come allora
Voglia di liberazione Il 25 aprile di 75 anni fa ha espresso la fine delle atrocità della guerra. Ma anche l'inizio della ricostruzione, le cui aspettative di eguaglianza e giustizia sono state in gran parte disattese
Ragazza applaude a Milano durante la quarantena – Ap
Voglia di liberazione Il 25 aprile di 75 anni fa ha espresso la fine delle atrocità della guerra. Ma anche l'inizio della ricostruzione, le cui aspettative di eguaglianza e giustizia sono state in gran parte disattese
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 24 aprile 2020
L’età media di chi ha vissuto fisicamente il 25 aprile 1945, come il sottoscritto, è ormai piuttosto avanzata. Si può dire che sta per finire quella generazione e un’altra si afferma nella vita e nella società. Agli interrogativi di sempre oggi ci si pone anche il problema se è giusto e opportuno ricordare e celebrare il 25 aprile di fronte all’apparente egualitarismo imposto dal coronavirus che azzera le diversità del genere umano. Ebbene sì, perché le avversità sanitarie, se attenuano i conflitti in nome di una esigenza di comune protezione fisica, non annullano differenze di visioni, di modi di vista,...