Governo Meloni, il riflesso condizionato del postfascismo
Destre Una litania di apologie è seguita al «suo» discorso di insediamento che ha declinato l’antifascismo sulla misura degli «opposti estremismi» anziché radice fondativa della Repubblica
Destre Una litania di apologie è seguita al «suo» discorso di insediamento che ha declinato l’antifascismo sulla misura degli «opposti estremismi» anziché radice fondativa della Repubblica
Il fascismo di ieri, certo, non esiste oggi. Non esiste nella sua forma originaria di governo dittatoriale.
Ma esiste come eredità valoriale ideologica che nessuno ha mai fermato anche e soprattutto in base al principio che è vietata l’ apologia fascista.
Così, nel terreno fèrtile della pluralità e della democrazia, è nata persino la cultura revisionista che ha permesso ai nostalgici fascisti di risalire al governo con una palese propaganda fondata quasi esclusivamente sull’ odio razzista e sui miti ( uno a caso relativo alle grandi costruzioni, il ponte sullo stretto)
Ma non solo. I neo-fascisti hanno trovato terreno fèrtile in quegli strumenti di democrazia che sono “Il farsi legge” attraverso decreti, circolari che oggi minano i diritti degli ultimi sugli ultimi, cioè i migranti. Nel nostro Paese invece sarà sufficiente l’ autonomia differenziata per creare confini econòmici che poi saranno sociali… giusto per dirne una. Oppure la legge sul rave che rastrellerà chiunque non gli vada a genio…
E Il governo durerà, certo che durerà. Io non vedo condizioni di sfiducia al loro interno. Né opposizione dentro. Né movimenti di sinistra forti fuori. E riuscirà persino a mettere mano alla Costituzione.
Vedo poi che a livello europeo è in buona compagnia con la Polònia e la Turchia…e domani potrebbero essere di più.
La destra fascista sta avanzando e paradossalmente, la democrazia le ha dato le chiavi per creare un nuovo òrdine di potere che suona a tanti, troppi, come rivincita e autorizzazione a rispolverare parole, metodi e leggi discriminatorie e punitive edulcorate di presunta legittimità.
Dove siamo stati noi di sinistra finora?