Visioni
«Grand Tour», inseguimento senza fine nell’Asia dell’utopia
Cannes 77 Nel nuovo film di Miguel Gomes, per la prima volta in concorso il fascino dell'esotismo ridisegna la mappa di un passato colonialista. I due protagonisti percorrono un territorio così vasto per ragioni complementari: Edward vuole evitare o rimandare il matrimonio, Molly è determinata a sposarlo
Una scena tratta da «Grand Tour»
Cannes 77 Nel nuovo film di Miguel Gomes, per la prima volta in concorso il fascino dell'esotismo ridisegna la mappa di un passato colonialista. I due protagonisti percorrono un territorio così vasto per ragioni complementari: Edward vuole evitare o rimandare il matrimonio, Molly è determinata a sposarlo
Pubblicato 6 mesi faEdizione del 23 maggio 2024
Cristina PiccinoCANNES
Il Grand Tour inizia per Edward (Gonçalo Waddington) funzionario dell’Impero britannico a Mandalay allora Birmania (oggi Myanmar) con un mazzo di fiori in mano mentre al porto aspetta la fidanzata Molly (Crista Alfaiate) che non vede da sette anni, e che arriva da Londra fin lì per sposarlo. È in quell’attesa che l’uomo decide in un istante di sparire. Regala i fiori, lascia una breve missiva di convenienza alla donna e salta sul primo battello per Singapore. Una fuga di cui non sapremo le ragioni, che manifesta una tale codardia da essere incredibile. Quando lo dirà per giustificare la sua...