Visioni
Guiraudie: «Parlo della Francia profonda e del suo malessere»
Berlinale Conversazione con il regista francese in occasione della presentazione di «Viens, je t'emmène», film di apertura della sezione Panorama
Una scena di «Viens, je t’emmène»
Berlinale Conversazione con il regista francese in occasione della presentazione di «Viens, je t'emmène», film di apertura della sezione Panorama
Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 11 febbraio 2022
Lucrezia ErcolaniBERLINO
«Volevo parlare dei problemi della nostra società attraverso delle persone normali, del popolo, seppur singolari» racconta Alain Guiraudie, che ha presentato in apertura della sezione Panorama del festival di Berlino il nuovo film Viens, je t’emmène (il titolo internazionale recita Nobody’s hero). Di fatto il problema è essenzialmente uno, la ferita del terrorismo che continua ad agitare la Francia nella sua profonda connessione con il razzismo. Sarà il giovane Selim a rappresentare questo groviglio di questioni irrisolte nel momento in cui busserà alla porta di Médéric (Jean-Charles Clichet) – informatico sulla trentina che incarna il «common man» – in cerca...