Visioni
Hiroshi Okuyama: «Per me lo sport è veicolo di sentimenti»
Cannes 77 Intervista col regista di "My Sunshine", presentato a Un certain regard. Il Giappone rurale col le sue rigidità, la bellezza del paesaggio, un amore inconfessato
Una scena da "My Sunshine"
Cannes 77 Intervista col regista di "My Sunshine", presentato a Un certain regard. Il Giappone rurale col le sue rigidità, la bellezza del paesaggio, un amore inconfessato
Pubblicato 6 mesi faEdizione del 25 maggio 2024
Lucrezia ErcolaniCANNES
«Il regista che più ammiro in Giappone è Hirokazu Kore-eda, ho già lavorato con lui alla scrittura della serie Makanai e mi ha insegnato molto. Se sono qui a Cannes è perché ho seguito il suo esempio». Non nasconde le sue influenze Hiroshi Okuyama, giovane autore giapponese che abbiamo intervistato a proposito del suo secondo film My Sunshine, presentato nella sezione Un certain regard, di cui ha curato anche sceneggiatura e fotografia. Un lavoro delicato che si nutre di bellezza e silenzi, incentrato sul piccolo Takuya che, un po’ goffo, non riesce a cavarsela bene negli sport scolastici. Fino a...