Cultura
I cinque sensi della Turchia estrema
Intervista Un incontro con Nezaket Ekici, a Roma per una residenza presso l'Accademia tedesca dove oggi presenta al pubblico la sua installazione-performance «Mikrocosmos»
Emotion in Motion, 2006
Intervista Un incontro con Nezaket Ekici, a Roma per una residenza presso l'Accademia tedesca dove oggi presenta al pubblico la sua installazione-performance «Mikrocosmos»
Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 26 ottobre 2016
È arrivata a Roma da poche settimane, Nezaket Ekici (Kirsheir, Turchia, 1973, vive e lavora tra Berlino e Stoccarda), artista in residenza all’Accademia tedesca di Villa Massimo, dove oggi per il ciclo Open Studios dei borsisti, presenterà la sua installazione-performance Mikrokosmos, coniugando i ricordi della sua infanzia in Turchia – quando insieme all’intera famiglia metteva la pasta fresca tagliata a pezzetti ad asciugare al sole in terrazza – con la vita attuale romana. Allieva a Braunschweig di Marina Abramovic, Ekici ne è considerata l’erede. «Mi ha insegnato a vivere la performance come esperienza limite, fisica e psicologica – spiega –...