Italia
I lati oscuri di un calvario
Italia oggi Un mese fa il raid punitivo nel quale veniva torturato e ucciso a Parma il trentenne tunisino Mohamed Habassi. L’inchiesta prosegue, ma uno dei misteri legati al caso resta il silenzio dei media nazionali su una vicenda così estrema. Un delitto sul quale aleggia l’ombra del rimosso non sublimato della nostra società
Mohammed Habassi, la vittima
Italia oggi Un mese fa il raid punitivo nel quale veniva torturato e ucciso a Parma il trentenne tunisino Mohamed Habassi. L’inchiesta prosegue, ma uno dei misteri legati al caso resta il silenzio dei media nazionali su una vicenda così estrema. Un delitto sul quale aleggia l’ombra del rimosso non sublimato della nostra società
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 10 giugno 2016
Un mese fa, a Basilicagoiano, frazione a pochi chilometri da Parma, un cittadino tunisino sui trent’anni, Mohamed Habassi, veniva ucciso nel modo più atroce – con sevizie, mutilazioni, torture – da quello che, solo per l’analogia nel modus operandi, ho definito una sorta di squadrone della morte: concordato e capeggiato, dicono finora le indagini, da due “insospettabili” benestanti parmigiani ultraquarantenni, rei confessi, a loro volta spalleggiati da quattro operai romeni, reclutati per il raid mortale. Numerosi sono i nodi che l’inchiesta giudiziaria ha da sciogliere: non da ultimo quello del lungo calvario inflitto alla vittima senza che alcuno intervenisse, nonostante...