Cultura

I social media che pietrificano la realtà

I social media che pietrificano la realtà

Vita digitale Quella zuccherosa nostalgia per il sociale che domina la Rete. Anticipiamo stralci del saggio del teorico dei media pubblicato nell’ultimo numero di «Lettera internazionale». Il web è infatti presentato come un medium per rivoluzioni e rivolte condotte a colpi di «mi piace». Ma quello descritto è spesso un immaginario attivismo che chiude gli occhi su un emporio adibito al consumo vorace di informazioni

Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 17 luglio 2013
Il concetto «social media», che descrive un insieme confuso di siti web come Facebook, Digg, YouTube, Twitter e Wikipedia, non è un progetto nostalgico volto a rilanciare il potenziale, un tempo pericoloso, del «sociale», inteso come una folla inferocita che richiede la fine della diseguaglianza economica. Piuttosto, il sociale è riportato in vita come simulacro della sua stessa capacità di creare relazioni sociali significative e durature. Vagando tra le reti globali virtuali, ci sembra di essere sempre meno legati ai nostri ruoli all’interno della comunità tradizionale, come la famiglia, la chiesa, il quartiere. Soggetti storici, una volta definiti come cittadini...

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