Cultura

Il caso Jägerstätter e i fantasmi nazisti della Chiesa di Vienna

Il caso Jägerstätter e i fantasmi nazisti della Chiesa di ViennaFranz Jägerstätter, ucciso il 9 agosto del 1943 nel carcere di Brandeburgo per la sua opposizione al nazismo

Indagini «Solo contro Hitler. Franz Jägerstätter, il primato della coscienza» di Francesco Comina, per Emi. L'uomo si oppose al nazismo in nome del Vangelo e fu giustiziato nel 1943. Ma il suo sacrificio fu riconosciuto solo nel 2007 dalle istituzioni ecclesiastiche locali, dopo un dibattito piuttosto acceso, quando fu beatificato come «martire», per il suo «coerente rifiuto di combattere come soldato nella guerra di Hitler»

Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 18 dicembre 2021
Il 9 agosto del 1943, nel carcere di Brandeburgo, cadono sedici teste, recise dalla ghigliottina. Appartengono ad altrettanti oppositori del nazismo e obiettori di coscienza che hanno rifiutato di arruolarsi nell’esercito tedesco. Quindici di loro sono testimoni di Geova, uno è cattolico, il contadino austriaco Franz Jägerstätter, che sceglie di obbedire al Vangelo e alla propria coscienza e di dire no a Hitler. È una rivolta nonviolenta assoluta e solitaria, etica più che politica, quella di Jägerstätter. Altrettanto radicale, ma diversa quindi da quella di altri cristiani antinazisti suoi contemporanei, come i cinque giovani della Weisse Rose (Rosa Bianca), decapitati...

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