Italia
Il diavolo rosso e l’acqua santa nel centro sociale di Bologna
Affinità e divergenze Luciana Castellina e l’arcivescovo di Bologna, monsignor Zuppi, a parlare di «conflitto» e di Bergoglio tra gli antagonisti del Tpo
Affinità e divergenze Luciana Castellina e l’arcivescovo di Bologna, monsignor Zuppi, a parlare di «conflitto» e di Bergoglio tra gli antagonisti del Tpo
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 18 aprile 2018
Alessandro SantagataBOLOGNA
Un’assemblea come quella di lunedì al Tpo di Bologna non si era mai vista. Innanzitutto non era mai successo che un arcivescovo, monsignor Matteo Zuppi, si presentasse in un centro sociale per dialogare con un gruppo storico di antagonisti. Se poi consideriamo che stiamo parlando di una delle diocesi più importanti d’Italia, per decenni guidata da una curia di stampo conservatrice, e in una città dalla lunga tradizione di sinistra; e se aggiungiamo che lo spunto per il confronto è venuto dai discorsi ai movimenti popolari di papa Francesco (diffusi dal manifesto), allora ci sono tutti gli elementi per parlare...