Internazionale
L’Amazzonia con i suoi popoli, «un’unica realtà indivisibile» al Sinodo
Intervista Gilvania Ferreira da Silva (Sem Terra) e Jarvaz Ruiz González (Psuv) illustrano il documento recapitato alle assemblee sinodali dai movimenti: «Ci aspettiamo che si individui nel capitalismo il primo responsabile della devastazione di questo territorio così strategico per la stabilità climatica e ambientale del pianeta»
Papa Francesco e un rappresentante delle comunità indigene dell’Amazzonia nell'Aula Paolo VI – LaPresse
Intervista Gilvania Ferreira da Silva (Sem Terra) e Jarvaz Ruiz González (Psuv) illustrano il documento recapitato alle assemblee sinodali dai movimenti: «Ci aspettiamo che si individui nel capitalismo il primo responsabile della devastazione di questo territorio così strategico per la stabilità climatica e ambientale del pianeta»
Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 22 ottobre 2019
Suscita grandi aspettative anche tra i movimenti popolari il Sinodo sull’Amazzonia che sta affrontando in questi giorni in Vaticano la situazione della più grande foresta tropicale del mondo e dei popoli che la abitano, insieme alle sfide poste alla Chiesa dalla regione. Un interesse che si inscrive nell’ambito del dialogo permanente stabilito dai movimenti con il papa, considerato un alleato speciale nella lotta per le tre “T”, Tierra, trabajo y techo (terra, lavoro e casa), e che si è tradotto in un documento, il «Pronunciamento di Guaranema», rivolto ai vescovi riuniti nell’assemblea sinodale. Frutto di una riunione tra i rappresentanti...