Politica

Il filo nero che lega Meloni e i big di Fdi: cancellare l’antifascismo

Giorgia Meloni nel 2020 a Roma in una manifestazione contro il Green Pass, foto Tiziana Fabi /Getty ImagesGiorgia Meloni – Getty

Revisionisti di governo Il presidente del Senato lo dice da tempo: «Alla fine del mio mandato vorrei la pacificazione». Che significa espungere la radice antifascista dalla Costituzione e liquidare il ruolo dei comunisti nella lotta di Liberazione. Una sorta di "parificazione" che serve a nascondere i crimini del nazifascismo. E a riscrivere la storia degli anni di piombo. Obiettivo condiviso dalla premier e dai suoi colonnelli

Pubblicato più di un anno faEdizione del 1 aprile 2023
L’obiettivo del gotha di Fratelli d’Italia era già chiaro a dicembre, prima della doppia esternazione della premier Meloni e del presidente del Senato la Russa sulle fosse Ardeatine e sull’attentato di via Rasella. «A quasi 77 anni dalla fine della guerra siamo ancora in qualche modo in un interminabile dopoguerra», spiegava La Russa parlando coi cronisti per gli auguri di fine anno. «Vorrei che, al termine del mio mandato, avessimo fatto un piccolo passo in avanti sulla pacificazione e nessuno mi venga a dire che non ce n’è bisogno». Un vero e proprio manifesto programmatico revisionista della destra di governo....

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