Cultura
Il grande rischio del disincanto
PASSATO PRESETE Quello italiano è un panorama sospeso tra lo Scilla dei sovranismi e populismi e il Cariddi del sogno tecnocratico. Il calco lasciato dal Ventennio mussoliniano è pervicace e di nuovo diffuso. Costituisce un elemento underground che carsicamente riemerge nei momenti della disillusione
Immagine tratta dal volume «Storia fotografica della Resistenza», a cura di Adolfo Mignemi (Bollati Boringhieri, 2002). Qui sopra Strigara (Forlì), ottobre 1944. Partigiani in partenza per un’azione - foto di Iwm Londra
PASSATO PRESETE Quello italiano è un panorama sospeso tra lo Scilla dei sovranismi e populismi e il Cariddi del sogno tecnocratico. Il calco lasciato dal Ventennio mussoliniano è pervicace e di nuovo diffuso. Costituisce un elemento underground che carsicamente riemerge nei momenti della disillusione
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 24 aprile 2021
Partecipe di una parabola discendente che interessa e coinvolge le istituzioni della repubblica democratica e partecipativa nel suo insieme, l’antifascismo registra l’evidente stanchezza delle sue motivazioni così come i rischi di una sua riduzione a icona del passato. Non è un destino ineluttabile. Tuttavia si fa assai plausibile e prevedibile dal momento che gli ultimi trent’anni di trasformazioni, non solo politiche ma anche culturali e sociali, si sono sommate e riflesse cumulativamente nella transizione che da tempo stiamo vivendo. C’È UNA CORNICE che va considerata, in questo come in altri casi: il passaggio da un sistema di produzione a forte...