Cultura
Il nuovo labirinto dei ritrovamenti
BIENNALE Il Padiglione Italia di Milovan Farronato alla 58/a Biennale d'arte. Fra i suoi numi tutelari Borges e Calvino, mentre gli artisti del dedalo sono Enrico David, Chiara Fumai e Liliana Moro
Veduta del padiglione Italia, allestito come un labirinto
BIENNALE Il Padiglione Italia di Milovan Farronato alla 58/a Biennale d'arte. Fra i suoi numi tutelari Borges e Calvino, mentre gli artisti del dedalo sono Enrico David, Chiara Fumai e Liliana Moro
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 9 maggio 2019
Arianna Di GenovaVenezia
Chi intraprende il suo viaggio all’interno di un labirinto si affida al libero arbitrio, alle presenze inaspettate e alla negromanzia. Nessun inizio né fine, ma una serie di incroci in cui esercitare l’abbandono del controllo. «Intollerabilmente sognai un esiguo e nitido labirinto: al centro c’era un’anfora; le mie mani quasi la toccavano, i miei occhi la vedevano, ma le giravolte erano tanto intricate e incerte che io sapevo che sarei morto prima di raggiungerla», scrive Borges ne L’immortale. C’è anche lui, con quell’esplorazione insistita sulla fragilità dell’idea di transito, fra i numi tutelari – l’altro, quello esplicito, è Calvino –...