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Il parlamento dei nominati, i signori delle liste e i loro vassalli
Elezioni La rappresentanza politica è travolta, svincolata dal rapporto tra elettore e eletto. Il seggio è concesso dal segretario di partito, i candidati come figurine
Elezioni La rappresentanza politica è travolta, svincolata dal rapporto tra elettore e eletto. Il seggio è concesso dal segretario di partito, i candidati come figurine
Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 25 agosto 2022
Con il deposito delle liste i segretari dei partiti hanno di fatto “eletto” il prossimo parlamento. Ora non rimane che attendere la ratifica del corpo elettorale. L’unica residua incognita rimane il numero dei parlamentari assegnato a ciascun partito, ma, visti i sondaggi, si tratta in fondo di un dettaglio. Forse un manipolo di “designati” non riuscirà ad ottenere il seggio, certo è che nessuna scelta è rimessa all’elettore. Un procedimento in palese conflitto con i principi enunciati dalla Consulta che aveva chiarito, senza possibilità d’equivoco, che i sistemi elettorali non possono giungere a privare l’elettore di ogni potere di scelta...