Alias Domenica
Ingeborg Bachmann, fra trauma e utopia, dalla lirica alle «frasi vere»
Novecento austriaco A cura di Luigi Reitani sia le inedite note a «Invocazione all’Orsa Maggiore» sia la nuova disposizione del materiale narrativo di cui si compone «Il libro Franza»: riediti da Adelphi
Jürgen Partenheimer, «Carmen (Sils I)», 2006
Novecento austriaco A cura di Luigi Reitani sia le inedite note a «Invocazione all’Orsa Maggiore» sia la nuova disposizione del materiale narrativo di cui si compone «Il libro Franza»: riediti da Adelphi
Pubblicato 10 mesi faEdizione del 28 gennaio 2024
Nel maggio del 1952, di fronte all’esigente Gruppo 47, riunito in conclave a Niendorf, in uno dei suoi celebri convegni che decretarono le fortune letterarie o, viceversa, le sventure di molti esordienti, Ingeborg Bachmann debuttò in grande stile e la sua intensa lettura poetica fu salutata come un miracolo. Tutti dissero che stava sorgendo un astro e, a un anno dall’ingresso trionfale sulla scena letteraria, l’abbrivio proseguì con la pubblicazione del Tempo dilazionato, la prima raccolta poetica: una voce inattesa, nuova, profilata, si stava imponendo nella poesia contemporanea di lingua tedesca. La seconda raccolta fu la consacrazione definitiva: preparata nell’arco...